Nertera granadensis è un’affascinante pianta erbacea perenne, sempreverde e tappezzante, famosa per le sue piccole e vivaci bacche arancioni che compaiono in autunno, subito dopo la fioritura estiva. Queste bacche, così numerose da ricoprire interamente il cuscino di foglie morbide, la rendono estremamente decorativa e irresistibile per chiunque abbia l’occhio per la bellezza delle piante. Anche se il suo nome può non essere conosciuto da tutti, la sua popolarità è in continua crescita grazie al suo aspetto incantevole.
Originaria di zone come il Madagascar, l’Asia tropicale e subtropicale, i Caraibi, il Messico e parti del Sud America, questa pianta si trova anche nelle Isole subantartiche e nelle aree con bioma temperato. L’appellativo generico Nertera deriva dal greco ‘nerteros’, che significa ‘basso’, un riferimento al portamento delle varie specie appartenenti a questo genere. Il termine specifico granadensis allude alle sue origini, legate alla storica Repubblica della Nuova Granada, che includeva nazioni come Colombia e Panama.
Nertera granadensis cresce formando un denso cuscino di foglie con fusti striscianti e ramificati, creando un tappeto vibrante e colorato. Dopo la fioritura, che non è particolarmente significativa, la pianta si trasforma in un vero spettacolo visivo grazie alla proliferazione delle sue minuscole bacche arancioni.
Le foglie di questa pianta appartengono alla famiglia delle Rubiaceae e sono di piccole dimensioni, ovaliformi e dal colore verde medio o scuro. La loro consistenza è leggera e ricorda quella delle succulente. Vengono disposte in modo compatto lungo i fusti sottili e intrecciati tra loro, conferendo alla pianta un aspetto uniforme e ordinato.
Nonostante la bellezza delle sue bacche, la Nertera granadensis richiede attenzione e cura; in particolare, la coltivazione è più complessa nelle regioni fredde d’Italia. Qui, è necessario avere una certa esperienza, poiché la pianta non tollera temperature inferiori agli otto gradi centigradi. Per questo motivo, gli appassionati spesso scelgono di coltivarla in vaso, riparandola in casa durante i mesi invernali.
La Nertera predilige posizioni ben illuminate ma senza esposizione diretta al sole. L’eccessivo contatto con i raggi solari può danneggiare le foglie, rendendole brune o scure. È consigliabile quindi sceglierle spazi in mezz’ombra o dove riceve solo poche ore di sole al mattino.
Dal punto di vista colturale, in vaso ha bisogno di un substrato poco profondo, poiché le sue radici si sviluppano superficialmente in larghezza. Pertanto, i rinvasi possono avvenire annualmente, optando per un vaso più largo piuttosto che alto. Un terriccio universale di buona qualità, arricchito con sabbia e lapillo vulcanico, rappresenta la scelta ideale.
In piena terra, invece, è fondamentale avere un terreno leggero, ricco di materia organica e con un buon drenaggio, poiché la pianta mal tollera i terreni argillosi che impediscono un corretto deflusso dell’acqua. Durante la stagione calda, la Nertera necessita di un’adeguata umidità, che diminuisce durante il periodo di riposo vegetativo, in autunno e inverno.
Le irrigazioni devono essere bilanciate: è fondamentale evitare sia l’eccesso che la carenza d’acqua, specialmente quando la pianta è in vaso. Si consiglia di annaffiare un paio di volte alla settimana, prestando attenzione alla umidità del substrato e regolando le quantità secondo le necessità.
Le concimazioni sono cruciali per la salute della Nertera, specialmente per garantire una produzione abbondante di bacche. Dalla primavera fino alla fine dell’estate, è utile somministrare un concime liquido bilanciato che includa azoto, potassio e fosforo, facendo attenzione a non eccedere nella produzione di foglie.
La potatura non è necessaria, se non per eliminare eventuali rami secchi e mantenere la forma della pianta. La moltiplicazione avviene facilmente per divisione, separando il cespo in due parti sia in vaso che in piena terra. Nonostante le potenziali difficoltà nella cura, seguendo alcuni semplici accorgimenti si possono ottenere risultati soddisfacenti e appaganti.