Il melograno è una pianta da frutto che un tempo era considerata minore, ma negli ultimi anni ha guadagnato molta attenzione, grazie ai suoi frutti richiesti per le loro proprietà benefiche, alla bellezza della pianta e alla facilità di coltivazione. È indicato per arricchire giardini e frutteti misti, specialmente in contesti biologici dove l’uso di concimi naturali come compost e stallatico è preferibile.
Questa specie si distingue per i suoi fiori color arancio-rosso, che sbocciano dalla tarda primavera fino all’estate, mentre i frutti, che maturano in autunno, offrono uno spettacolo visivo straordinario quando pendono dai rami. La scelta di coltivare il melograno non solo apporta bellezza al giardino, ma offre anche frutti salutari e gustosi.
Il melograno (Punica granatum) appartiene alla famiglia delle Punicacee. È interessante notare che la sua coltivazione risale a epoche antiche, praticata già da fenici e romani, anche se la pianta ha origini orientali. Caratterizzata da un portamento che può variare tra arboreo e arbustivo, può raggiungere altezze comprese tra 2 e 3 metri, ma alcuni esemplari possono superare questa misura.
Per quanto riguarda il clima, il melograno prospera in ambienti temperato-caldi e non tollera temperature inferiori ai -10 °C. Per questo motivo, è maggiormente presente nelle regioni del centro-sud Italia, sebbene possa essere coltivato anche al nord, scegliendo aree protette e ben illuminate.
Il terreno ideale per il melograno è ben drenato e non soggetto a ristagno idrico. Se si deve piantare su terreni argillosi, è consigliabile mescolare sabbia al terriccio e creare baulature per facilitare il drenaggio. Questa pianta tollera bene il calcare e la carenza di ferro, dimostrandosi resistente alle condizioni meno ottimali.
La messa a dimora avviene generalmente in autunno o all’inizio della primavera, evitando l’inverno rigido e i periodi piovosi. Per impiantare un melograno, occorre preparare una buca profonda, arricchita con compost o letame maturo, miscelando bene gli strati di terra.
La propagazione del melograno avviene tramite talea, margotta o propaggine. Le distanze di impianto variano a seconda della varietà e delle condizioni del terreno: per piante ad alberello si consiglia una distanza di 4-5 metri, mentre per varietà cespugliose possono bastare 3 metri. Anche in vaso è possibile coltivare il melograno, aumentando la frequenza delle irrigazioni.
In estate, il melograno richiede una quantità adeguata di acqua per garantire una buona produzione autunnale. È utile predisporre un sistema di irrigazione a goccia, particolarmente nei primi anni di vita della pianta. Nonostante ciò, il melograno è capace di tollerare brevi periodi di siccità, ma l’eccesso d’acqua può danneggiare i frutti e le radici.
Per favorire un buon sviluppo della pianta, è consigliata la pacciamatura con teli neri lungo il filare o utilizzando strati circolari di paglia, che svolgono anche un’azione protettiva nelle stagioni fredde. L’concimazione annuale, preferibilmente con letame o compost maturo, deve essere effettuata in autunno e primavera.
La potatura è fondamentale per garantire la forma desiderata al melograno, sia essa cespugliosa o a alberello. Dopo la raccolta, è consigliato sfoltire i rami più interni e quelli troppo densi per migliorare la circolazione dell’aria e la luce solare. Questo tipo di operazione si svolge tipicamente in autunno o in inverno.
Le malattie fungine, come l’alternaria, possono colpire il melograno, manifestandosi con macchie sui frutti. È importante prevenire queste problematiche mantenendo un ambiente il più asciutto possibile e trattando con prodotti naturali, come macerati di tarassaco ed equiseto.
Quando si tratta di raccolta, i frutti sono pronti quando la buccia assume un colore rosa vivo e non dovrebbero spaccarsi. Si consiglia di utilizzare delle cesoie per prelevare i frutti senza danneggiare i rami. La melagrana, ricca di vitamina A e C, si presta bene anche per la trasformazione in succhi e cosmetici.
In conclusione, il melograno rappresenta una pianta versatile e affascinante, perfetta per valorizzare giardini e orti. Con le giuste cure e attenzioni, si possono ottenere frutti saporiti e rigeneranti, contribuendo così a un’alimentazione sana e naturale.