Quando si parla di alberi ornamentali, Parrotia persica si distingue come una vera meraviglia della natura. Questo piccolo albero, paragonabile al famoso Pyrus calleryana ‘Chantichleer’, arricchisce il giardino di bellezza stagione dopo stagione, ma è durante l’autunno che raggiunge il suo massimo splendore. La sua chioma si trasforma in un caleidoscopio di colori straordinari, regalando uno spettacolo da rimanere a bocca aperta.
Originario delle rigogliose foreste del nord dell’Iran e del Caucaso, il nome Parrotia è un omaggio a Johann Jacob Friedrich Wilhelm Parrot, un noto naturalista e esploratore che ha contribuito significativamente alla scienza. L’epiteto specifico “persica” fa riferimento alla Persia, l’antico nome dell’Iran. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Hamamelidaceae ed è perfetta per giardini di dimensioni contenute, poiché raggiunge al massimo i sei o sette metri di altezza.
Il portamento di Parrotia persica è globoso e diffuso, con rami che si sviluppano dal basso. Il suo valore ornamentale è evidente durante tutto l’anno: in fine inverno per la fioritura, in estate per la sua chioma densa e ombrosa, e in autunno, quando il fogliame cambia colore e diventa una festa per gli occhi, spaziando tra tonalità di verde, rosa, arancione, rosso, cremisi e giallo.
Anche la corteccia di questo albero offre un aspetto interessante, poiché con l’età si formano placche colorate simili a quelle del platano che iniziano a sfaldarsi. Negli anni, sono stati creati numerosi ibridi di Parrotia persica. Tra i più notevoli figura la varietà “Vanessa”, che mantiene le stesse caratteristiche ornamentali originali, ma presenta un portamento colonnare e può raggiungere i dieci metri di altezza. Questa varietà è stata premiata dalla Royal Horticultural Society.
Un’altra cultivar intrigante è “Pendula”, che conserva le caratteristiche della specie ma ha un portamento piangente. Degna di nota è anche ‘Horizontalis’, con rami che si espandono orizzontalmente, creando un affascinante aspetto ricadente senza arrivare alla completa caduta dei rami.
Le foglie di Parrotia persica sono semplici e obovate, caratterizzate da margini ondulati e nervature ben visibili. In estate, presentano un brillante verde medio, mentre in autunno offrono una tavolozza mozzafiato che comprende tonalità di verde, giallo, arancione, rosa, rosso, cremisi e bordeaux. I fiori, sebbene non abbiano petali, presentano stami rossi cremisi, formando mazzetti sui rami nudi. Fioriscono già a fine inverno, rendendo l’albero uno dei primi protagonisti del giardino che annuncia la fine della stagione fredda.
La produzione di frutti avviene in grande quantità con la formazione di capsule durante la stagione vegetativa, anche se non sono particolarmente vistosi a pianta spoglia. La Parrotia persica non è solo bella, ma anche facile da coltivare. Ha bisogno di pochissime cure: predilige substrati leggermente acidi, ricchi, freschi e ben drenanti. Sebbene tolleri anche terreni calcarei, la colorazione autunnale delle foglie potrebbe risentirne.
Questo albero ama il pieno sole, ma nelle zone con elevate temperature è consigliabile posizionarlo dove possa beneficiare di un po’ di mezz’ombra. È importante evitare correnti fredde in inverno e, benché abbia una buona resistenza alla siccità, prospera meglio in terreni che non si asciugano troppo rapidamente. Non richiede potature regolari, tranne per eliminare eventuali rami secchi o per mantenere una forma ordinata.
Per quanto riguarda la concimazione, bastano poche attenzioni: un concime a lenta cessione una volta all’anno è più che sufficiente. La riproduzione avviene facilmente tramite seme in autunno o attraverso talee erbacee d’estate. Con tutte queste qualità, Parrotia persica non è solo un’aggiunta decorativa al tuo spazio verde, ma un vero e proprio capolavoro della natura che merita di essere ammirato e celebrato.