
L’epiphyllum è una pianta grassa affascinante e dalla fioritura abbondante, perfetta per chi ama le piante decorative. Nota anche come cactus orchidea, grazie ai suoi straordinari fiori, e talvolta chiamata lingua di suocera a causa della sua forma allungata, l’epiphyllum è un’ottima scelta per gli appassionati di giardinaggio. Pur non avendo foglie come la maggior parte delle piante, questa cactacea presenta rami sottili, che possono regalare soddisfazioni uniche quando fioriscono.
Originaria delle foreste tropicali dell’America, l’epiphyllum cresce in modo epifita, ossia vive su alberi o rocce, assorbendo l’umidità dell’atmosfera e nutrendosi di muschio e sostanze organiche decomponibili. Questa pianta affascinante offre fiori che sbocciano principalmente in primavera, presentandosi in tonalità che variano dal rosso al rosa, fino al giallo. Le sue foglie sono robuste, lunghe e dentellate, rendendo l’aspetto della pianta ancora più esteticamente piacevole.
Coltivare un epiphyllum è un compito relativamente semplice se si rispettano alcune linee guida fondamentali. La posizione della pianta è essenziale: essa prospera in ambienti luminosi e caldi, evitando però l’esposizione diretta alla luce solare, che potrebbe danneggiare le foglie. Questo aspetto la distingue da altre piante grasse che amano il sole; l’epiphyllum preferisce un ambiente umido. In condizioni ideali, può tollerare l’esposizione del sole diretto per un massimo di cinque ore al giorno, ma questo tempo dovrebbe essere ridotto durante i mesi estivi.
Nelle regioni del nord Italia, è preferibile coltivare l’epiphyllum in appartamento, spostandola all’aperto tra primavera e autunno. È fondamentale proteggerla da temperature inferiori ai 10 gradi, specialmente durante l’inverno. Un luogo ben areato ma non troppo esposto al vento è consigliato per garantire una crescita sana e vigorosa.
Quando si sceglie un contenitore per l’epiphyllum, è consigliabile utilizzare un vaso di coccio con un diametro compreso tra 15 e 25 centimetri. Il vaso deve essere più largo che alto e posizionato in uno spazio stabile, così che i rami possano crescere liberamente. La preparazione del terriccio è altrettanto importante: è necessario un substrato leggero e drenante, a base di sabbia e torba, per garantire una buona aerazione e nutrimento. I semi vanno interrati a una profondità di 1-2 centimetri, mantenendo il substrato sempre caldo e umido per favorire la germinazione.
La moltiplicazione dell’epiphyllum avviene tramite talea, prelevando rami sani durante i mesi di luglio e agosto. I segmenti dovrebbero misurare tra i 10 e i 15 centimetri e devono essere lasciati asciugare per circa una settimana prima di essere piantati. Una volta che il taglio ha avuto il tempo di cicatrizzarsi, un terzo della lunghezza può essere interrato in un mix di terra fertile e sabbia. Le talee hanno bisogno di un ambiente ombreggiato e impiegano generalmente dalle 2 alle 3 settimane per radicare.
Per quanto riguarda la manutenzione dell’epiphyllum, l’irrigazione gioca un ruolo cruciale. A differenza di molte altre piante grasse, l’epiphyllum richiede un terreno costantemente umido, evitando però ristagni idrici che possono portare al marciume radicale. Durante la fase vegetativa, è fondamentale annaffiarla abbondantemente, ma le annaffiature devono ridursi in autunno e inverno, mantenendo una minima umidità nel terreno.
Anche la concimazione è essenziale, da eseguire circa due volte alla settimana durante il periodo vegetativo. È bene optare per fertilizzanti a basso contenuto di azoto ma ricchi di fosforo e potassio. Questo intervento va sospeso nei restanti periodi dell’anno.
Nonostante sia una pianta resistente, l’epiphyllum può essere soggetta a malattie fungine e parassiti come la cocciniglia. Se notate macchie sulle foglie, è possibile rimuovere questi insetti usando antiparassitari specifici o cotone imbevuto di alcool. Ulteriori segni di stress includono foglie bruciate, segnale di esposizione eccessiva alla luce solare diretta, mentre piante molli e raggrinzite indicano un’eccessiva irrigazione.
Sebbene l’epiphyllum non richieda potature regolari, è consigliabile rimuovere eventuali parti secche o danneggiate per prevenire l’insorgere di parassiti e malattie. Monitorare con attenzione la pianta e rispondere tempestivamente ai segni di stress contribuirà a mantenerla sana e rigogliosa nel tempo. Per chi desidera aggiungere un elemento decorativo e affascinante alla propria casa, l’epiphyllum rappresenta senza dubbio una scelta eccellente.